All’inizio del 2024, quando avevo da poco lasciato il mio lavoro da dipendente, ho deciso di intraprendere un percorso da freelance come producer e consulente cinematografico.
Ho realizzato subito che quello era il momento perfetto per aprire un nuovo canale: anche se ero già attivo su YouTube con ReactArena e JoJoLens, da diverso tempo sentivo il bisogno di esprimermi in un progetto più personale, solo mio; così, dopo alcuni mesi di studio e preparazione, a ottobre ho inaugurato erMassmediologo, con l’intenzione di usarlo sia come spazio di dibattito e divulgazione che come vetrina per le mie attività professionali.
Cosa mancava sulla piattaforma?
Grazie allo studio delle dinamiche interne di YouTube sono arrivato a capire con chiarezza da dove nasce il senso di insoddisfazione che ho sviluppato sempre di più nei miei 15 anni da spettatore.
Non so se ci avete fatto caso, ma quando cercate qualcuno che parli di cinema e film su YouTube Italia, si trovano principalmente due tipi di canale.
Da una parte: gli YouTuber di professione
Si tratta di content creator che hanno imparato perfettamente a padroneggiare l’algoritmo e i meccanismi del marketing: sanno impacchettare ad arte i video, conoscono il proprio pubblico e riescono a proporgli sempre ciò che vuole vedere.
Dal punto di vista tecnico e formale sono ineccepibili, ma non si può dire lo stesso per quanto riguarda il contenuto: l’analisi è scarsa o inesistente, i pareri sul film si limitano ai soliti aspetti superficiali legati alla trama e alla resa tecnica, e il giudizio risulta spesso polarizzato, appiattito sulla dicotomia “Merda VS Capolavoro”.
Dall’altra: i tecnici e gli studiosi
Chi non è soddisfatto dagli YouTuber di professione si mette alla ricerca di voci che riescano ad andare più in profondità, e finisce per trovarle in canali meno famosi e appariscenti.
Solitamente sono canali gestiti da addetti ai lavori, ovvero critici, tecnici o studiosi, che sanno il fatto loro ma ignorano le tecniche per adattare ciò che comunicano alle meccaniche di YouTube.
I loro contenuti tipici sono dei lunghi vlog registrati a braccio, senza una particolare attenzione alla struttura, alla forma e all’adattamento al linguaggio della piattaforma.
Quando si trova una maggiore cura per il montaggio, magari anche ai livelli di un video essay, purtroppo a questa non corrisponde un lavoro altrettanto efficace su titoli, copertine e SEO.
Una terza via è possibile?
Ogni tanto spunta qualche eccezione felice, ma sono quasi sempre canali che pubblicano sporadicamente e che procedono di video in video, senza un progetto a lungo termine.
Quello che secondo me manca davvero è infatti una via di mezzo tra le due categorie: un progetto strutturato, capace di veicolare un approfondimento superiore alla media tramite una cura editoriale consapevole del linguaggio di YouTube.
La conclusione a cui sono arrivato è che, se voglio un canale come dico io… devo farlo io. Si tratta di una scommessa importante, che penso di poter sostenere grazie al mio percorso personale e professionale, piuttosto raro nel panorama di YouTube Italia.
Un percorso duplice
Quello che mi ha sempre contraddistinto, e che ho posto alla base di erMassmediologo, è la volontà di non separare mai la teoria dalla pratica.
Ho sempre portato avanti in parallelo entrambi queste dimensioni: al liceo giravo i primi cortometraggi con gli amici mentre cominciavo ad approfondire registi e filmografie; all’università, prima a Roma e poi a Bologna, ho continuato a scrivere e girare mentre studiavo; dopo la laurea magistrale, mentre seguivo un corso di scrittura di fiction per cinema e TV ho fondato Pradel Film, associazione culturale con cui abbiamo sviluppato produzioni più strutturate e organizzato proiezioni ed eventi sempre legati alla settima arte.
In parallelo ho cominciato a lavorare con Combo, piccola società cooperativa di noleggio e produzione cinematografica in cui mi occupavo principalmente della parte di sviluppo progetti, tra bandi, dossier, networking e presentazioni.
Negli stessi anni ho anche lavorato su diversi set, partecipato a festival ed eventi di settore, entrando in contatto con tanti professionisti e aspiranti lavoratori del mondo audiovisivo.
Cosa voglio portare su YouTube
Tutto questo mi ha permesso di accumulare un bagaglio di esperienze ampio e variegato, che credo sia diverso dagli altri canali che parlano di cinema su YouTube Italia.
Il cinema però è solo un punto di partenza: nella mia visione gli argomenti del canale spazieranno sempre di più tra narratologia, semiotica e teoria dei media, per riflettere in generale sui modi con cui diamo senso al mondo attraverso le storie e le immagini.
Parlerò di film, di registi, di correnti cinematografiche, ma i contenuti su cui mi vorrei soffermare di più sono altri:
- Sfateremo falsi miti e luoghi comuni che ormai si sentono sempre di più quando si parla di cinema e storytelling;
- Affronteremo concetti teorici e strumenti pratici in delle playlist organizzate in base alle diverse discipline trattate;
- Approfondiremo notizie del settore e letture utili sia per chi vuole capire meglio i media contemporanei, sia per chi sogna di lavorare in questo mondo.
In conclusione
Questo canale è quello su cui punto di più. Qui voglio è dove voglio fare le cose con più serietà (senza però prendermi troppo sul serio!).
Se anche tu sentivi la mancanza di un progetto del genere su YouTube Italia, ti invito a iscriverti al canale, esplorare le playlist con i contenuti già caricati e seguire gli aggiornamenti nella sezione Post.
Se invece preferisci continuare a leggere, dai un’occhiata agli altri articoli pubblicati sul sito (molti sono adattamenti di video già caricati sul canale).

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